
25 Gen Ti descrivo cosa accadde in classe, all’una meno un quarto, un momento prima del suono della campanella
Era venerdì e all’una meno un quarto, mentre la lezione di religione era finita e i ragazzi facevano i disegni del racconto, proprio in quell’istante, il tagliaerba si accese e in classe scoppiò un caos puro. Le finestre erano socchiuse su di una giornata di gennaio, ma quel divertente rumore, che la maestra odiava, si sentiva comunque.
L’intera classe ebbe una gran voglia di ridere e infatti molti non riuscirono a trattenersi. Solo i ragazzi in prima fila erano ancora concentrati sul disegno, gli altri cercavano di capire da dove proveniva il suono di quel tagliaerba. Dopo poco, la classe cominciò ad agitarsi: qualcuno si dondolava sulla sedia, come se volesse proprio cadere; altri chiedevano: “Manu! Posso andare in bagno?”, e la povera maestra doveva sempre rispondere di no.
Sebastiano batteva i piedi sul pavimento, provocando un fracasso totale; Emma aveva già il banco vuoto, così, quando la maestra avrebbe detto di prepararsi, lei sarebbe stata già pronta; Tommaso raccontava barzellette che facevano ridere tutti quelli vicini a lui; Letizia, intanto, parlava con tutte le femmine; Riccardo stava ancora ricopiando il testo di giovedì e ogni minuto si sentiva il suo astuccio cadere; Maria, dall’ultima fila, sbadigliava slogandosi le mascelle come un ippopotamo annoiato. Tutti si stavano preparando per andare via. Solo Manuela (la maestra) si era accorta che mancavano ancora cinque minuti, visto che l’orologio in classe era rotto e i ragazzi non potevano sapere l’ora. Manuela disse: “Vittorio, chiudi la finestra!” Ed esso eseguì l’ordine. Ormai era l’una in punto e fu in questo momento che gli alunni si accorsero della fine della lezione e festeggiarono così forte che probabilmente le altre classi li sentirono urlare. La maestra portò i bambini fuori dalla scuola ed essi furono molto felici, tranne quelli che avevano preso una nota. Intanto, il tagliaerba era ancora acceso e il caos era ancora presente…