
07 Ott A casa! (tra sollievo e nostalgia)
Sono passati tre mesi, i nostri ragazzi sono tornati in Italia. Giusto il tempo di riappropriarsi della lingua di Dante e Manzoni, e li abbiamo “costretti” a scriverci come si sentono…
Siamo a casa!
Sembra così strano alzarsi la mattina e trovarsi nel proprio letto, camminare e sentire persone parlare in italiano, andare a scuola senza divisa…
Questi tre mesi sono passati davvero in fretta, inizialmente non pensavamo che ci saremmo legati così tanto alle nostre famiglie e ad alcuni ragazzi australiani. Durante l’ultima settimana, da una parte speravamo che il giorno della partenza fosse lontano, visto che ci eravamo facilmente adeguati al loro ritmo scolastico poco impegnativo e avevamo dunque l’ansia di ritornare al nostro. D’altra parte, eravamo felici di rivedere parenti e amici. La sera della partenza abbiamo cenato tutti assieme e poi, a malincuore, ci siamo recati in aeroporto: lì un pianto ne ha contagiato un altro ed un altro ancora e dopo pochi minuti eravamo tutti vicino al check-in con gli occhi lucidi e rossi. Durante l’attesa dell’imbarco tra di noi regnava il silenzio, ognuno era pensieroso e triste di lasciare quel posto che è stato la nostra casa per 85 giorni.
Pensavamo che il rientro a casa sarebbe stato abbastanza traumatico tra jet lag e scuola, invece il primo non si è per nulla sentito, mentre dal punto di vista didattico, i professori, comprendendo perfettamente la nostra situazione, ci stanno lasciando tempo per recuperare e metterci alla pari coi nostri compagni.
L’Australia già ci manca e sentiremo ancora più nostalgia quando vedremo foto che i ragazzi pubblicheranno in spiaggia mentre noi saremo sommersi dai libri. Per ora conserviamo cari i ricordi di ogni singolo momento nella speranza di ritornare un giorno.
Alessia, Chiara, Agostino, Giovanni, Luca, Federico