
26 Lug Ritorno a scuola… all’altro capo del mondo!
Una studentessa racconta l’inizio del trimestre in Australia, iniziato alcuni giorni fa.
Sembrava che quel giorno fosse sempre lontano, e invece ecco che il momento della partenza per Melbourne è arrivato! Quando sono giunta all’aeroporto, sia io che i miei compagni di viaggio eravamo contenti di vivere questa nuova esperienza, ma anche un po’ timorosi e agitati, in quanto avremmo dovuto venire a contatto con un paese completamente diverso dall’Italia e con differenti abitudini.
Dopo 20 ore di viaggio molto noiose e stancanti, finalmente siamo arrivati a destinazione. Qui la responsabile dello scambio ci ha accolti molto gentilmente e ci ha condotti fino a scuola, dove avremmo potuto incontrare le famiglie. Ero già a conoscenza di chi mi avrebbe ospitato in quanto la ragazza, Olivia, qualche mese prima aveva avuto la possibilità di visitare l’Italia tramite la scuola ed è stata ospite a casa mia per una settimana. Appena l’ho vista con la mamma, il papà e il fratello minore ho provato una immensa gioia, perché finalmente avrei potuto trascorrere altro tempo con lei ed approfondire la nostra amicizia. Si è dimostrata subito molto aperta e gentile nei miei confronti e, fin da subito, mi sono sentita parte di una famiglia. Nonostante la stanchezza causata dal fuso orario, durante il week-end abbiamo visitato il centro della città di Melbourne, abbiamo assistito ad una partita di football australiano ed essi mi hanno presentato tutti i loro parenti. Tutto ciò ha fatto sì che io mi sentissi ancora più apprezzata dalla famiglia e mi ha dato l’impressione che loro fossero molto felici di condividere questa nuova esperienza con me.
La scuola (purtroppo!) è iniziata presto: lunedì tutti noi indossavamo già la divisa del MacKillop College. Ci aspettavamo una scuola sicuramente più grande e diversa dalla nostra, e infatti così è stato: gli studenti non sono fissi in una classe ma si spostano per frequentare le lezioni e si studiano solo sei materie, tre al giorno, che si possono scegliere. Inoltre gli studenti devono sottostare a regole molto severe: per esempio, nonostante faccia molto freddo in quanto è inverno, non possono indossare giubbotti sopra la divisa e devono pranzare all’aperto; i capelli devono essere sempre raccolti. Sono norme che fanno capire quanto la loro concezione di essere a scuola sia differente dalla nostra.
Spero che la mia esperienza continui ad essere positiva come lo è stata fino ad adesso!
Clara