01 Apr Il liceo va in scena… Enea: l’eroe del destino
Si è concluso lo scorso martedì 19 marzo il progetto di teatro intrapreso dalle due classi prime del Liceo Scientifico Tirinnanzi sotto la guida delle docenti di lettere Alice Serrao e Giuditta Girgenti coadiuvate dalla professionista del teatro Emanuela Visentini.
Le due classi prime hanno dato vita a uno spettacolo teatrale dal titolo Enea: l’eroe del destino con l’intento di dare voce e vita al testo di Virgilio, entrando nel cuore delle vicissitudini e dei personaggi che animano l’Eneide, pietra miliare dell’epica classica.
Puntualmente, ogni mercoledì, ci siamo ritrovati a scrivere parti di copione, a provare battute, movimenti, passi e scene fino a dare vita a circa 30 minuti di spettacolo allestito grazie a teli rossi e bianchi drappeggiati per allestire una scenografia minima ed efficace, protagonista della quale è stato soprattutto un tavolo, capace all’occorrenza di trasformarsi da nave a tavola imbandita per il banchetto, da elemento di convivio a terreno di aspro scontro tra Enea e l’infelice Didone.
Ma non ci bastava; non ci bastava mostrare ai genitori il frutto di un lavoro che ha visto per mesi i ragazzi alle prese con la propria timidezza per vincere la rigidità della mimica e l’imbarazzo dei gesti, non ci bastava la serata di giovedì 14 marzo nell’aula Magna del nostro Istituto e l’applauso del pubblico del nostro Liceo. Abbiamo osato di più: ci siamo iscritti ad una rassegna teatrale Thauma – Teatro Antico in scena organizzata dall’Università Cattolica di Milano per le scuole di tutta Italia e abbiamo rappresentato la nostra Eneidesul palco del Teatro della Commenda a Milano davanti a una giuria di esperti. Il cuore dei ragazzi batteva forte. Forse è anche per questo che alla fine hanno trovato la grinta di alzare la voce per farsi sentire anche nelle ultime file. Perché hanno capito che valeva la pena mettersi in gioco del tutto.
Per questo abbiamo vinto; non nel senso che siamo saliti sul podio dei finalisti del Festival, per questo occorre ancora crescere e maturare, ma abbiamo vinto la sfida che ci eravamo proposte inizialmente: aiutare i ragazzi a stare davanti a se stessi e a intraprendere insieme ai compagni il viaggio che li porterà a comprendere chi sono e quale sia il loro destino, anche a costo di qualche rinuncia, esattamente come è accaduto ad Enea.
Così i ragazzi hanno commentato l’esperienza del teatro regalandoci un prezioso riscontro:
“Noi ragazzi di prima abbiamo deciso di mostrare al pubblico quest’opera, un’esperienza vissuta dietro le quinte del teatro e che ci ha fatto conoscere meglio fra di noi in un luogo diverso dall’aula. Questa esperienza, inoltre, ci ha aiutato a immedesimarci nel personaggio in modo realistico”.
“L’esperienza di teatro vissuta in questa parte dell’anno è stata particolarmente significativa. Ci ha permesso di conoscere ogni lato di ogni persona e di sfruttare le nostre qualità. Ho capito che ogni singola parte, seppure piccola, se fatta bene, fa la differenza all’interno di un grande spettacolo. Penso sia stata un’esperienza che ci abbia aiutato a maturare nell’ambito scolastico, ma soprattutto come persone”.
“Io penso che sia stata una bella esperienza, che ci ha uniti anche con l’altra classe, oltre che tra di noi. Inoltre, il teatro mi ha aiutato a capire meglio la vicenda tra Enea e Didone, mentre prima si fermava solo a un racconto letto in classe.”
“L’esperienza del teatro è stata un tempo di crescita, perché ho imparato a conoscere qualcosa di me e degli altri grazie al confronto con i miei compagni.”