04 Gen La 4A della Primaria Don Luigi Monza alle prese con il PESO!
La quarta A della scuola primaria Don Luigi Monza di Cislago (Massina) si è messa alla prova con la misurazione del peso degli oggetti costruendo personali bilance e unità di misura.
Ecco il racconto dei bambini:
Paola ci ha divisi in gruppi e ha distribuito degli oggetti dicendoci di metterli in ordine: puntina, libro, matita, gomma, quaderno, foglio, colla.
Un gruppo ha messo gli oggetti in ordine di altezza, un altro in ordine di spessore, due gruppi per spazio occupato (qualcuno dice: “estensione”) e l’ultimo gruppo in ordine di peso. Abbiamo rappresentato con il disegno i nostri ordinamenti.
Ogni gruppo ha spiegato come ha fatto. Il gruppo che ha messo gli oggetti in ordine di peso ha raccontato che per farlo ha utilizzato le mani, confrontando due oggetti alla volta. Impariamo che questo modo di pesare si dice: soppesare.
Tutti proviamo a fare lo stesso: soppesando mettiamo in ordine gli oggetti.
Su un foglio ciascun gruppo ha scritto l’elenco degli oggetti in ordine di peso, ma l’ordine non è stato lo stesso per tutti i gruppi: perché?
Alcune nostre osservazioni:
Per alcuni oggetti il peso può variare a seconda di quanto siano stati utilizzati. Ad esempio su tutte le colle è scritto 22g, ma scopriamo che il peso potrebbe essere inferiore perché in alcune colle è stata utilizzata “la parte bianca”, cioè la colla. Lo stesso diciamo per la gomma. Anche il quaderno appare uguale, ma qualcuno fa notare che l’inchiostro pesa, quindi un quaderno più scritto pesa di più; le schede incollate lo rendono più pesante; le pagine più o meno spesse possono cambiare il suo peso.
Giungiamo così alla conclusione che soppesando è difficile trovare un accordo sul peso degli oggetti. Serve uno strumento adeguato: tutti noi conosciamo la bilancia.
Paola così invita ciascuno di noi a disegnare un progetto di bilancia, personale e funzionante.
Finito il lavoro la maestra ci invita a confrontare i nostri progetti e a pensare ad un progetto comune: dobbiamo ideare una bilancia, funzionante, con materiale semplice e facilmente assemblabile perché andrà costruita successivamente in classe. Confrontando i progetti, discutiamo insieme sulle caratteristiche e su cosa sia più conveniente utilizzare per costruirne una.
Riflettendo siamo tutti d’accordo che le bilance, per funzionare correttamente, devono avere i bracci in equilibrio. Per questo occorrerà:
- Costruire i bracci della stessa lunghezza.
- Scegliere “piatti” perfettamente uguali.
- Tagliare i fili, che sorreggono i piatti, della stessa lunghezza.
- Attaccare i fili alla stessa distanza dal “mezzo”.
Ciascun gruppo discute, sceglie come costruire la bilancia e si organizza per il recupero del materiale.
Il giorno della costruzione è arrivato. I banchi si riempiono di appendini, corde, piatti, vaschette, fili, scotch, cartoni, tubi, …
Ogni gruppo costruisce la propria bilancia.
Costruite le bilance, pesiamo vari oggetti e constatiamo chele nostre bilance ci permettono di stabilire la minore o maggiore pesantezza degli oggetti, ma non di sapere precisamente quanto pesano.
Come fare allora per sapere quanto pesa un oggetto?
La maestra ci porta un mandarino e una nocciola. Quale frutto pesa di più? Tutti concordi che sia il mandarino e lo verifichiamo con le nostre bilance,
Come fare allora per pareggiare i piatti della bilancia, cioè metterli in equilibrio?
Dopo la discussione aggiungiamo altre nocciole per pareggiare i piatti della bilancia.
Quindi la nocciola diventa la nostra unità di misura.
Il mandarino pesa 50 nocciole.
Proviamo sulle nostre bilance, ma danno pesi diversi. Proviamo a pesare altri oggetti: i pesi risultano diversi.
Osserviamo che le nocciole non sono tutte grandi uguali, quindi i pesi sono differenti.
Occorre una misura più precisa e dello stesso peso per tutti.
Proviamo ad usare una graffetta.
Pesiamo vari oggetti, poi uniamo 10 graffette per pesare oggetti più pesanti e poi 100 graffette. Con tutte le nostre bilance verifichiamo che una forbice pesa come 100 graffette. Con le graffette i pesi degli stessi oggetti risultano più vicini gli uni agli altri.
Abbiamo così costruito un nostro sistema di misura che ci ha permesso di essere più precisi; la graffetta è la nostra unità di misura del peso.