DALL’UVA AL VINO – Fare scienze alla scuola primaria

DALL’UVA AL VINO – Fare scienze alla scuola primaria

Alla scuola primaria Don Luigi Monza di Cislago, i bambini di seconda hanno osservato da vicino il fenomeno delle trasformazioni oggetto di lavoro nel percorso di scienze.

L’aula è diventata, per qualche giorno, un vero e proprio laboratorio, ecco cosa è accaduto.

 

Primo giorno: osserviamo i grappoli (con i nostri sensi)

Ogni bambino ha portato a scuola un grappolo d’uva per osservare da vicino questo frutto autunnale. Poi i bambini hanno disegnato il grappolo e un chicco aperto a metà, un disegno di tipo “scientifico”, attento quindi ai minimi dettagli.  

I chicchi non sono tutti uguali, ci sono chicchi grandi e piccoli; si vedono dei puntini sulla buccia, i chicchi non sono tutti tondi, all’interno ci sono dei semini, la buccia è trasparente, è una polverina bianca che si vede bene sull’uva nera.

Aprendo un acino, i bambini hanno osservato che: è liscio; è morbido, è succoso; c’è la polpa; è appiccicoso.

I bambini hanno assaggiato l’uva: è dolce; è succosa, è buona; la buccia è aspra la parte interna è dolcissima.

Dall’osservazione dei bambini è nata l’esigenza di denominare con precisione le diverse parti che formano il grappolo d’uva.

Secondo giorno: dall’uva al mosto

Prima abbiamo tolto gli acini d’uva in modo da lasciare solo il raspo. Poi abbiamo schiacciato l’uva con le meni e gli acini erano tutti appiccicosi.

Ogni bambino ha inserito il proprio succo prodotto in un estrattore e ne ha osservato il funzionamento: una vite schiacciava l’uva contro le pareti e dalle piccole fessure uscivano da una parte il succo, dall’altra le bucce.

Il succo è stato raccolto nelle caraffe.

A me è piaciuto tantissimo, perché era dolcissimo.

Una parte del succo ottenuto, che abbiamo chiamato mosto, è stato messo in una caraffa e sono state aggiunte le bucce perché il mosto potesse diventare vino.

 

Terzo giorno: i bambini hanno raccontato le tappe del lavoro per diventare più consapevoli dell’esperienza vissuta.

È cominciata l’osservazione del mosto con registrazione di quanto osservato in un “Diario del mosto”.

Dopo una settimana: nuova osservazione del mosto e aggiornamento del diario.

 

Nono giorno: dopo aver denominato le parti del grappolo, sul quaderno abbiamo formalizzato il lavoro affinché diventasse oggetto di studio.

 

Undicesimo giorno: osservazione del mosto. Aggiornamento nel diario. Filtrazione e travaso in bottiglia con etichetta personalizzata.

IL NOSTRO VINO È PRONTO!

Con la scienza i bambini incontrano il mondo della natura ed entrano in relazione con ciò che hanno davanti. Per esplorare la realtà è importante osservare, cioè guardare il mondo com’è, identificare, cioè dare un nome a ciò che si vede, classificare, cioè ordinare secondo un criterio.