
13 Mag Convegno virtuale, successo reale per i ragazzi della Kolbe
Nel 2007 Diessefirenze ha istituito per i ragazzi delle scuole medie Le Vie d’Europa, il Convegno interdisciplinare su un autore anglosassone, che prevede anche un concorso.
A questa quattordicesima edizione è stato assegnato il titolo “Oscar Wilde: Worlds had to be in travail, that the meanest flower might blow” (Il mondo deve soffrire perché il fiore più umile possa sbocciare).
La scelta di O. Wilde è stata inaspettata e impegnativa, ma otto alunni di 3A e cinque di 2C hanno accettato, sotto la guida dei loro rispettivi professori di italiano, di intraprendere questo percorso così intenso e significativo, e di cimentarsi con tematiche di spessore, come l’amore fino al sacrificio, il valore della bellezza, false e vere amicizie.
Dall’inizio di ottobre a tutto gennaio, di pomeriggio o in ore di potenziamento di italiano, hanno letto alcune fiabe di questo autore, hanno discusso e hanno scritto in gruppo; infine hanno spedito i loro elaborati: due racconti e una tesina, insieme a tre domande sorte durante il lavoro.
Purtroppo, per la nota vicenda che stiamo tutti attraversando, il Convegno non si è svolto come di consueto, bensì attraverso alcuni video inviati dai promotori agli insegnanti coinvolti.
Nessun viaggio a Firenze, dunque; eppure non sono mancate grandi soddisfazioni quando, l’8 maggio scorso, abbiamo visto in collegamento fra noi partecipanti quei video.
Le domande inviate dai nostri alunni sono state oggetto di attenzione e hanno ricevuto una risposta articolata, segno di autentico apprezzamento da parte dei relatori.
Al momento delle premiazioni, poi, tutti i ragazzi di terza hanno potuto gioire: il racconto L’ape intrepida ha meritato dalla giuria una menzione d’onore e la tesina, dal titolo Sacrificio, gratuità e giustizia, il secondo premio.
Il concorso, di livello nazionale, ha visto la partecipazione di 700 ragazzi, perciò il risultato può veramente considerarsi un successo.
E più ancora quello che mi ha scritto un’alunna: “Ho ripensato al cammino del gruppo guidato da lei, e penso di aver concluso che tutte le conoscenze, i nuovi vocaboli acquisiti e, soprattutto, i bei momenti trascorsi a scuola nello scrivere il racconto rimarranno dentro il mio cuore (e credo proprio anche in quello dei miei compagni) per sempre”.
Prof.ssa A. Simonetto – professoressa di Italiano, Storia e Geografia alla Secondaria Kolbe