
27 Ott Intervista ai primini
I ragazzi di prima della Kolbe hanno inaugurato l’ anno scolastico andando a visitare l’abbazia di Morimondo; una dozzina di loro sono stati intervistati da alcuni compagni di seconda, che si erano preparati come veri giornalisti.
E’ il giorno programmato per l’intervista: abbiamo tutti i permessi in regola delle varie prof per chiamare fuori dalle lezioni i primini che hanno accettato di rispondere alle nostre domande. Eccoli seduti a semicerchio davanti a noi. Distribuiamo loro il foglio che abbiamo preparato e li lasciamo riflettere alcuni minuti. Sono seri. Poi si comincia con la prima domanda.
Venerdì 16 ottobre, puntualissimi, siete saliti sul pullman e siete partiti per la gita, probabilmente più emozionati del solito. Allora, come è andata? Come è stato stare con i compagni fuori dall’aula?
- E’ stato bello conoscere nuovi compagni e ritrovare i vecchi delle elementari.
- Io ho conosciuto meglio lui (e indica il vicino): in classe è perfettino, ma fuori sa divertirsi!
- Noi di prima C ci siamo organizzati per stare tutti insieme sul pullman.
- Io invece sono finito da solo in mezzo a quelli di prima C e mi è servito, perché ho fatto nuove amicizie.
- A me non piace venire a scuola: bisogna sempre stare zitti; ma in gita abbiamo potuto fare baccano. E’ stato bello!
Però c’erano i professori. Come vi sono sembrati?
- In classe dicono le solite cose, mentre in gita sono più divertenti anche loro!
- Sì, il prof Colombo al microfono diceva: Buongiorno a tutti, parla la vostra hostess preferita!
Questa è stata la vostra prima gita delle medie. Avete notato delle differenze da quelle delle elementari?
- Alle elementari visitavamo il luogo e poi tornavamo subito a casa, invece alle medie si sta in gita tutto il giorno e si fanno i giochi.
- Al tiro alla fune abbiamo vinto noi!
- Prima non prendevamo appunti, mentre alle medie è più impegnativo perché dobbiamo scrivere tutto!
- Qui abbiamo usato la macchina fotografica.
Altre novità?
- Più libertà!!
- Le gite scolastiche alle elementari del mio paese erano noiose, perché si giocava soltanto. Stavolta invece ho imparato un sacco di cose!
La meta di questa gita è stata l’abbazia cistercense di Morimondo, una visita utile per capire il monachesimo, un argomento storico che studierete tra poco. Che ne dite di questo luogo?
- Quando ero davanti all’abbazia mi sembrava molto semplice, ma dopo averla visitata ho capito che non era così. Ha tanti ambienti e si sviluppa addirittura su quattro piani.
- La facciata dell’abbazia mi dava l’impressione di una chiesa normale, ma quando sono entrato sono rimasto stupito dalle diverse tecniche dei monaci.
- Mi sembrava un luogo silenzioso e libero guardando l’orizzonte e la campagna circostante.
- Sì! Abbiamo visto le marcite: erano proprio come sulla fotocopia di geografia!
Che impressione vi ha fatto la vita dei monaci? Vi piacerebbe vivere come loro ?
No! I monaci facevano una vita faticosa!
- Neanche a me sarebbe piaciuto svegliarmi nel cuore della notte.
- A me è piaciuto che i monaci dedicassero tutta la vita a Dio.
- Era una vita scomoda, ma sicuramente a loro piaceva!
- I monaci hanno fatto molte opere d’ arte. Lavoravano tanti materiali.
- Io mi sono sentito un monaco quando ho fatto il laboratorio proprio come scrivevano loro.
Anche noi l’anno scorso avevamo fatto il laboratorio di miniature e ci era piaciuto. A voi come è sembrato?
- Il laboratorio è stato abbastanza facile, anche se scrivere con il pennino è stato difficile.
- Mi ha colpito scoprire come facevano i colori.
Cosa di questa gita, in particolare, Vi ha lascito di stucco?
- Cos’è lo stucco?
[qui si procede a una spiegazione di questo materiale, del suo uso e del significato dell’espressione. Quindi l’intervista può procedere]
- Che i monaci facevano apposta degli “errori” costruendo gli elementi della chiesa, per sottolineare l’imperfezione dell’uomo.
- Mi ha colpito lo scriptorium, perché loro scrivevano solo a mano, in modo meticoloso, ordinato, preciso ornando la scrittura con delle miniature.
- A me ha colpito il silenzio in cui dovevano restare i monaci.
- Per me non è giusto! Dio non vuole che restiamo in silenzio!
Puoi spiegarci il perché?
- Perché se no Dio avrebbe creato un solo uomo!
[qui i ragazzi vengono rassicurati sul fatto che in classe ne potranno discutere con i loro prof, approfondendo la questione. Continua l’intervista]
Trovate due aggettivi per descrivere questa gita
- Bella, culturale
- Sorprendete, fantasiosa
- Interessante, divertente
- Faticosa, inaspettata
- Noiosa e… FANTASTICA
E adesso altri due aggettivi per descrivere come vi sentivate al ritorno dalla gita
- Sorpreso e stupito
- Stanco e emozionato
- Stanca e felice
- Stanca e stupita
- Divertito e stanco!!
- Bellissima!
- [in coro ]Noo! Non la gita: tu!!!
- Tu non sei bellissimo!
L’intervista è finita e i primini tornano in classe.