Le terze… da dietro le quinte! (ovvero: Il più grande spettacolo dopo il Big Bang)

Le terze… da dietro le quinte! (ovvero: Il più grande spettacolo dopo il Big Bang)

imageIl 16 aprile è andato in scena “CHAT – Il Musical”, allestito e messo in scena dagli allievi della scuola Kolbe, insieme ai loro coetanei della scuola Sant’Ambrogio di Parabiago. Un’attività che fa parte a pieno titolo della programmazione didattica ed educativa delle classi terze, tanto da essere presente sin dal 2003 nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola.

Ogni anno, fino all’ultimo giorno di preparativi, sembra impossibile che tutto funzioni; eppure, ogni volta è una bellissima sorpresa! Abbiamo chiesto a un’insegnante di raccontare il proprio “dietro le quinte”… 

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alla ribalta!

L’aria densa di odori e profumi, deodoranti e panini, calzini e scarpe attornia i protagonisti, gli oltre cento ragazzi di terza media che da mesi si sono preparati all’evento. Sono tesi, pronti a dare il meglio in quei secondi, decisivi, che sono i loro.

La gioia di chi riesce, le congratulazioni di chi aspetta, qualche delusione.

Pacche di incoraggiamento, i consigli spicci, gli aiuti vicendevoli, scambi di abiti e calzature. Il trucco è sistemato, un’aggiustatina ai capelli. “Il gonnellino si è strappato, me lo sistema prof?” “Ho una spina nel piede!” “Ma se mi sbaglio?!” “Queste scarpe sono larghe, non ha del cotone?”…

Ecco cosa è successo il 16 aprile scorso, dietro le quinte del Teatro Condominio di Gallarate mentre andava in scena “Chat – Il musical”, spettacolo che, come da tradizione, coinvolge i ragazzi delle scuole S. M. Kolbe di Legnano e Sant’Ambrogio di Parabiago.
Cosa abbiamo visto? L’agitazione che blocca, la risata che sfoga, lo scherzo irridente, due che giocano a carte; “silenzio, per favore, non devono sentirci, fuori”. E l’attesa: “Devi aspettare”
E poi cosa? E poi gli adulti, i prof.. Scarmigliati alcuni, indaffarati tutti, gli occhi arrossati ma certi: è bello, andrà bene. Qualcuno è in regia, uno suggerisce, l’altra controlla le entrate in scena e le battute, lei dà il tempo dei passi; c’è chi si occupa dei suoni e delle canzoni, un occhio nei camerini, c’è quello delle scenografie, e quello “dell’acrobatico” …e chi pensa a tenere insieme il tutto.
Abbiamo visto questo, ma anche altro che non si riesce bene a descrivere: una grandezza che cresce, qualcuno che va dietro a un altro, una fiducia che unisce.
E’ già trascorsa una settimana dal tradizionale musical: qualche curioso insisteva per conoscere il “dietro le quinte”, un po’ stupito continuava a ripetere: “Sono più di cento… più di cento…”

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