
23 Feb Luigi Ballerini e la nostra inchiesta sul web…
Abbiamo intervistato il dottor Luigi Ballerini, il medico, psicoanalista e scrittore che prossimamente terrà nella nostra scuola un incontro sull’amicizia e le relazioni nell’era del web.
Dott. Ballerini, lei sa che abbiamo cominciato a trattare l’argomento, così attuale. Ha letto sul sito il recente articolo sull’inchiesta condotta fra i nostri alunni riguardo l’utlizzo dei social. A breve parlerà ai genitori sul tema. Se dovesse sintetizzare il suo giudizio su questi mezzi, da quali considerazioni comincerebbe?
Dagli aspetti positivi. Il web offre una sterminata possibilità di reperimento di informazioni. Prenotare un treno o un posto in pizzeria oppure ordinare un libro o fare una ricerca è immediato, a portata di click. I tempi si riducono, le opportunità si moltiplicano e tutto diventa più facile.
Anche nelle relazioni?
Certamente: anche restare in contatto è più agevole, trovare persone lontane, scambiarsi idee e opinioni, organizzare piccoli e grandi eventi. Ci si può scrivere, parlare e vedere a distanza.
E ora passiamo agli aspetti di criticità: quali sono, a suo avviso?
Il web ci fa delle promesse che non riesce a mantenere. Ci promette di non essere mai soli, di potere sempre essere altrove e di avere degli ascoltatori automatici nei social.
Perché sono false promesse?
In realtà se i rapporti si riducono al virtuale si è davvero soli, non si è mai pienamente in nessuno posto e tutti parlano, ma nessuno ascolta.
Si ritiene, tuttavia, insostituibile internet nel reperire informazioni. Cosa ne pensa?
Anche il web come fonte di informazioni sarebbe da rivedere in forma critica, resta infatti da fare il lavoro di verifica dell’affidabilità della fonte.
Un richiamo alla realtà, dunque?
Il web ormai costituisce una nuova parte del nostro reale. Dobbiamo però vigilare perché non ne diventi la componente esclusiva. Sarebbe una riduzione della buona complessità del reale che invece ci chiede compromessi, negoziazioni e attenzione per l’altro.