16 Ott Mente, cuore e mani…rinascimentali
Chi si fosse aggirato venerdì 3 ottobre per P.zza Duomo, Via Torino, Via Lanzone, C.so Magenta, Foro Bonaparte, non avrebbe potuto evitare di incontrare gli oltre 70 alunni di seconda della Scuola S. M. Kolbe.
Nel cuore di Milano i ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, hanno ammirato i capolavori dell’arte rinascimentale civile e religiosa: Santa Maria presso San Satiro, la Ca’ Granda, un’occhiata al Duomo (come si fa a non fermarsi!) e poi, dopo una pausa presso l’oratorio di Sant’Ambrogio, Santa Maria delle Grazie e il Castello Sforzesco.
Seduti ai piedi della Pietà Rondanini i ragazzi hanno fatto qualche secondo di silenzio e hanno guardato il mistero di dolore e bellezza dell’opera di Michelangelo.
Il percorso (a piedi si intende!) è stata la proposta per introdurre l’argomento dell’anno: l’uomo e ciò che la sua mente, il suo cuore e le sue mani hanno saputo compiere in quell’arco di storia.
Il racconto di un ragazzo:
Il giorno tre ottobre le classi seconde hanno partecipato all’uscita didattica che prevedeva la visita alla Milano rinascimentale. Ecco il resoconto di uno di loro:
L’uscita alla Milano rinascimentale é stato l’evento che in un certo senso ha inaugurato l’anno scolastico.
Per iniziare siamo andati alla Cà Granda, oggi Università degli Studi, che ha suscitato in tutti noi un grande stupore, davanti alla sua enormità. La tappa seguente è stata San Satiro, luogo di miracolo, dove hanno lavorato tra i più ingegnosi architetti e artisti dell’epoca rinascimentale. Dopo una breve sosta per ristorarci e per sfogarci con giochi sempre a tema rinascimentale, ci siamo incamminati verso Santa Maria delle Grazie, sicuramente una delle tappe più appassionanti. La quarta e ultima tappa ha avuto luogo al Castello Sforzesco, dove abbiamo ammirato, oltre alle opere militari, incantevoli stanze e sale, affrescate da grandi pittori, uno su tutti, Leonardo da Vinci. La grande conclusione dell’uscita è stata la Pietà Rondanini, che fissa un punto nel Rinascimento e nel cuore di tutti.
Questa uscita, oltre che un’ottima occasione per conoscerci meglio, è stata l’opportunità di scoprire e ammirare alcune opere che non hanno bisogno di molte spiegazioni: hanno in loro stesse già tanto da dire. (Nicolò)