AIUTO! I BANDITI ALLA SCUOLA PRIMARIA ARCA!

AIUTO! I BANDITI ALLA SCUOLA PRIMARIA ARCA!

L’apprendimento della matematica nella scuola primaria avviene attraverso il coinvolgimento operativo in esperienze dirette con le quali poter osservare, descrivere, ragionare, progettare e risolvere” PTOF 2022-2025

Come promesso, vi raccontiamo come in classe seconda il lavoro di matematica evolve,  mantenendo la stessa modalità: l’esperienza!

Non c’è pace all’Istituto Tirinnanzi: nelle scorse settimane, è successo di tutto: una quindicina di giorni fa, siamo arrivati a scuola e abbiamo trovato le aule devastate dall’intrusione dei banditi che volevano rubare le pepite d’oro che ognuna delle classi seconde custodisce nella cassaforte della propria aula. Il bandito Jack Manolesta ha lasciato una pergamena con la quale chiedeva ai bambini di contare e raggruppare, per decine, le pepite raccolte nel caos dell’aula.

Abbiamo quindi cercato di mettere un po’ di ordine nell’aula, poi, finalmente, abbiamo raccolto e raggruppato le pepite in sacchetti da dieci. In seguito, ogni bambino con il proprio tesoro, si è recato alla banca di Arcaland, prontamente allestita per l’occasione. Al ritorno dalla banca in cui ogni pioniere aveva scambiato le proprie pepite con un bel mazzetto di banconote di Arcaland, ciascuno ha registrato sul quaderno di matematica la quantità ottenuta.

Il capo del villaggio, la propria maestra, ha trattenuto le banconote dei pionieri per il lavoro successivo, quando i pionieri di seconda sono stati invitati all’emporio del villaggio di Arcaland, per acquistare gli oggetti di cui avevano bisogno. Stivali di cuoio, speroni e ferri di cavallo, picconi, pale, tenaglie, patate e zucche, pelli di animali, coperte, lanterne e corde erano materiali a disposizione per essere acquistati. Ai pionieri è stato consegnato un listino prezzi con il prezzo di ogni oggetto e uno spazio in cui prevedere la spesa necessaria. Ogni pioniere doveva scegliere gli oggetti in base alla cifra di cui era in possesso – ricordate l’attività della banca descritta precedentemente? – e calcolare la quantità degli oggetti che poteva comprare e la cifra complessiva raggiunta. Svolti tutti i calcoli, poteva andare all’emporio e verificare con il venditore se l’acquisto fosse stato ben progettato. Se il venditore vidimava il listino presentato dal pioniere, questi poteva tornare in classe e raccontare l’esperienza, scrivendo il testo di un problema aritmetico.

L’entusiasmo era a mille, tutti i pionieri sono riusciti nell’impresa e le considerazioni scritte nella ripresa del lavoro sono state interessantissime: alcuni hanno riflettuto sul fatto di non poter spendere una cifra maggiore di quella posseduta; c’è stato chi ha avuto bisogno del prestito del venditore per concludere l’affare! Altri ancora hanno compreso che per acquistare più pezzi dello stesso oggetto, era necessario moltiplicare il prezzo per il numero dei pezzi …

Ecco che, a partire da un’esperienza concreta e significativa, abbiamo scoperto parole come doppio o triplo. Infine, dei pionieri si sono stupiti della cifra importante che hanno raggiunto unendo le proprie banconote a quelle del compagno.

Insomma: che bella la matematica vissuta e compresa così!

Le maestre di seconda Manu e Ketty